CCNL Metalmeccanica Industria: previste ulteriori 8 ore di sciopero

I sindacati contestano la “contropiattaforma” di Federmeccanica e Assistal e preannunciano 8 ore di sciopero

Le OO.SS. Fim, Fiom e Uilm hanno diramato un comunicato stampa, mediante il quale hanno reso nota la buona riuscita dello sciopero del 28 marzo scorso ma, allo stesso tempo, hanno ribadito la posizione ferma di Federmeccanica e Assistal nel non voler riprendere il confronto per il rinnovo contrattuale scaduto da 8 mesi. La “contropiattaforma” presentata dalla parte datoriale viene considerata dai sindacati uno strumento per azzerare le proposte espresse in piattaforma in materia di salario e normativa. Pertanto, diventa necessario negoziare partendo, proprio, dalla piattaforma sindacale, alla luce anche del contesto internazionale. Infatti, i Sindacati giudicano la “contropiattaforma” come uno strumento per delegittimare il sindacato. 
Alla luce dei fatti, le OO.SS. hanno dichiarato almeno 8 ore di sciopero nazionale da organizzarsi su tutto il territorio, rafforzando il blocco degli straordinari e delle flessibilità, oltre a quegli aspetti normativi che prevedono una votazione positiva da parte delle RSU o delle organizzazioni sindacali, ad eccezione degli ammortizzatori sociali. 

CCNL Telecomunicazioni: ottima adesione allo sciopero

Dopo il successo dello sciopero, le OO.SS. chiedono la riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto di settore

A seguito dello sciopero avvenuto il 31 marzo 2025, le sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil chiedono la riapertura del tavolo negoziale per giungere, a due anni e mezzo dalla scadenza del contratto di settore, ad un rinnovo che possa soddisfare gli oltre 150.000 lavoratori e lavoratrici del comparto.
Pertanto, le stesse chiederanno, al tavolo ministeriale previsto per il 24 aprile 2025, provvedimenti urgenti a tutela del lavoro (come ad esempio il rifinanziamento dei contratti di espansione per favorire il ricambio generazionale ed il remix delle competenze professionali, il finanziamento del Fondo di solidarietà di settore per gestire la transizione e le ristrutturazioni, il riconoscimento del contratto delle TLC come argine a quelli in dumping sottoscritti da associazioni che non rappresentano il settore e riportano il mondo dei CRM indietro nel tempo). Inoltre, provvederanno ad incalzare il Governo sulle politiche industriali per il settore. 
Tanto premesso, le Organizzazioni sindacali sono pronte a continuare la mobilitazione fino all’ottenimento di un rinnovo capace di rimettere le retribuzioni dei lavoratori in linea con il costo della vita e con l’importanza che questo settore ha per lo sviluppo tecnologico del Paese.

Ebinter Vicenza: al via il progetto sulle buone pratiche nel settore terziario

Il progetto ha lo scopo di implementare pratiche di sostenibilità, suggerendo nuovi modelli e strutture

L’Ente bilaterale del terziario di Vicenza ha avviato un progetto per diffondere la sostenibilità nel settore. L’iniziativa è promossa dall’Ente e realizzata dal Dipartimento di Management dell’Università di Verona, coinvolto nell’ambito del progetto “Esg.Ter”, finanziato dall’Ebt con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza.
Il progetto ha lo scopo di incentivare un’implementazione consapevole delle diverse pratiche Esg nelle aziende del terziario e diffondere buone pratiche, mediante una serie di interventi di formazione di imprenditori e lavoratori. Nella fattispecie, gli interventi saranno mirati ad aiutare le aziende a valutare il loro livello di implementazione delle pratiche di sostenibilità, suggerire modelli e strumenti per attuare, misurare e rendicontare la sostenibilità delle attività tipiche di ogni impresa. 

Ebac: contributo per ristrutturazione laboratorio artigiano

Sostegno alle imprese artigiane con la previsione di un contributo dedicato alla ristrutturazione dei laboratori

L’Ente Bilaterale Artigianato Campania offre alle imprese artigiane un contributo volto alla copertura del 20% delle spese sostenute, per la ristrutturazione dei laboratori, fino ad un massimo di 3.000,00 euro. 
Saranno ammesse le spese di progettazione, le opere edili e gli interventi sugli impianti. 
Al fine di ottenere il contributo, gli interessati dovranno allegare alla richiesta i seguenti documenti:
– documentazione attestante le spese sostenute;
– ricevute di pagamento/bonifici;
– contratto stipulato tra impresa artigiana e ditta edile attestante i lavori di ristrutturazione;
– autorizzazione al trattamento dei dati ai fini della legge sulla privacy (mod. EBAC);
– fotocopia documento identità del richiedente.

Incentivi all’autoimpiego nei settori green e digitale: firmato il decreto attuativo

Il provvedimento è stato trasmesso al vaglio degli organi di controllo (Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, comunicato 4 aprile 2025).

Il decreto che attua gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica (articolo 21, D.L. n. 60/2024) è stato firmato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Ministro delle imprese e del made in Italy e il Ministro dell’economia e delle finanze.

Il provvedimento è stato trasmesso al vaglio degli organi di controllo, superato il quale potrà essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Al suo interno si definiscono i criteri di qualificazione necessari alla richiesta del beneficio da parte dell’impresa che opera nei settori strategici individuati e le modalità di accesso. Più nel dettaglio, per ottenere il beneficio sono rilevanti i valori medi percentuali degli investimenti in tecnologie green e digitali sul totale delle risorse investite dall’impresa, la media della domanda di lavoro e i valori medi di competitività delle imprese per ogni singolo dipendente rispetto a ricavi totali, salario medio, investimento totale e in tecnologie digitali e green.

I due tipi di contributi riconosciuti

Il decreto riconosce due tipologie di contributi. Il primo specifico sull’attività imprenditoriale dedicato alle persone disoccupate con meno di 35 anni, che tra il 1°luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici dal decreto attuativo. Per loro è previsto un contributo di 500 euro mensili, liquidati annualmente in forma anticipata dall’INPS, per massimo tre anni e comunque non oltre la fine del 2028.

Il secondo è dedicato alle assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato, in queste nuove realtà: fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo totale per i contratti siglati tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sempre per tre anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028.

Restano a carico del datore di lavoro premi e contributi dovuti all’INAIL. L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato. L’esonero inoltre non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, ma è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’IRPEF (articolo 4, D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027. Le domande di ammissione dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica all’INPS che ne verificherà l’ammissibilità e in caso di esito positivo quantificherà gli importi fruibili per ogni anno dal datore di lavoro.

CCNL Riscossione Tributi: approvata la piattaforma di rinnovo

Approvata la piattaforma con il 98% dei voti favorevoli

E’ stata approvata il 1° aprile la piattaforma di rinnovo del CCNL applicabile ai quadri direttivi ed al personale delle aree professionali dipendenti da Agenzia delle Entrate, Riscossione ed Equitalia, con una percentuale di voti favorevoli superiore al 98%.
E’ stata, pertanto, inviata alle Controparti, al fine di iniziare quanto prima le trattative per il rinnovo. 
Tra le richieste dei sindacati  si ricordano la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 35 ore,  il riconoscimento di un’ulteriore giornata di ferie e  l’aumento del 15% di tutte le voci economiche.

CCNL Metalmeccanica Cooperative: prosegue il confronto per il rinnovo contrattuale

Restano distanti le posizioni con la Parte datoriale su aumenti e riduzione dell’orario di lavoro

Le OO.SS. Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno reso noto il proseguimento del confronto sulla trattativa per il rinnovo contrattuale relativo al settore metalmeccanica cooperative, scaduto a giugno dello scorso anno. Nella giornata del 31 marzo scorso, a seguito dell’incontro, si è registrata una distanza sulla parte salariale e sulla riduzione dell’orario di lavoro. La parte datoriale ha modificato la proposta del tavolo tecnico del 20 marzo scorso che precederebbe un contratto di durata quadriennale, con un minimo garantito pari al 2% dei minimi contrattuali per ogni anno di vigenza contrattuale, pari a circa 175,00 euro sul livello C3, ex 5° livello. Diventa importante, anche, introdurre un tetto agli aumenti che fino al 4% dell’Ipca-Nei vanno ad incrementare i minimi contrattuali. Invece, per l’eventuale parte eccedente deve essere concordata una soluzione compatibile con i costi contrattuali e aziendali. Quest’ultimo punto sarà oggetto di confronto nel corso del prossimo rinnovo. 
Per quel che riguarda la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria integrativa, le OO.SS. propongono un incremento del contributo aziendale pari al 2,3% per tutti senza differenze; l’integrazione dell’attuale sistema mediante una polizza LCT (Long Term Care); il sostegno dei costi per il mantenimento dell’equilibrio della sanità integrativa a carico aziendale per tutta la vigenza, con un incremento complessivo a carico dell’azienda di 6,00 euro mensili e di 72,00 euro annui. Invece, per i flexible benefit è stato proposto un incremento da 200,00 a 220,00 euro. Previsto anche un incremento del valore economico a 600,00 euro, prendendo in esame la possibilità di riscrivere la norma che regola l’erogazione dell’istituto. 
Le Cooperative hanno fatto registrare una chiusura sulla riduzione dell’orario di lavoro, fatta eccezione sul secondo livello aziendale. È stato richiesto, infatti, di valutare più ore di riduzione dell’orario per chi è impegnato in turnistiche superiori ai 15 turni settimanali. Non si sono registrati riscontri sulla parte normativa relativa a: inquadramento professionale; formazione professionale; conciliazione vita e lavoro; protocollo partecipativo e sul tema salute e sicurezza. 
I prossimi incontri sono stati calendarizzati per il 17 e 28 aprile e 5 maggio. Qualora la controparte non darà delle risposte sul tema del salario e sull’orario di lavoro, le OO.SS. valuteranno l’apertura di una fase di mobilitazione. 

ISEE: le indicazioni sull’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo

Non vengono considerati nel limite complessivo di 50.000 euro (INPS, circolare 3 aprile 2025, n. 73).

L’INPS ha fornito indicazioni in materia di modifiche al Regolamento ISEE, in seguito all’emanazione del D.P.C.M. n. 13/2025. 

In particolare, l’Istituto evidenzia che sono stati esclusi dalla determinazione del valore dell’ISEE, nel limite complessivo di 50.000 euro, i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato, e i libretti di risparmio postale (comma 4-bis dell’articolo 5 del Regolamento ISEE, inserito dall’articolo 1, comma 1, lettera d), numero 5) del D.P.C.M. n. 13/2025).

Dal 3 aprile 2025 è possibile, pertanto, non indicare o ridurre nel Quadro FC2, sezione I e II, del Modulo FC.1 della DSU Mini o Integrale, il valore dei titoli di Stato di cui all’articolo 3 del D.P.R. n. 398/2003, dei buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato, dei libretti di risparmio postale, posseduti alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU, fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare. Per la DSU corrente è possibile applicare le medesime modalità nel Quadro S5 del Modello MS con riferimento al patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre dall’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Il valore dei predetti rapporti mobiliari, eccedente il valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, deve essere riportato nei Quadri sopraindicati.

Per le DSU precompilate è onere del dichiarante eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia delle entrate per le predette tipologie di rapporto fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.

Inoltre, l’INPS segnala che la nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili nel sito dell’Istituto www.inps.it al servizio “ISEE Portale Unico”, sezione “Informazione” > “Modulistica e Modelli”.

Infine, i cittadini che hanno già presentato a decorrere dal 1° gennaio 2025 la DSU per l’attestazione ISEE e che vogliano avvalersi delle disposizioni di cui all’articolo 5, comma 4-bis del Regolamento ISEE dovranno presentare una nuova DSU.

CIPL Terziario Confcommercio Vicenza: firmato l’accordo di stagionalità

Nuovo accordo territoriale per far fronte ai picchi di lavoro stagionali

Il 26 marzo 2025, Confcommercio Vicenza, Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs-Uil hanno siglato l’accordo sindacale che consente alle aziende, situate in località turistiche o nelle città d’arte, di gestire in maniera più flessibile i periodi di attività più intensa, prevedendo contratti di lavoro a tempo determinato e attivando un incremento temporaneo del personale.
Pertanto, sono stati individuate le località a vocazione turistica, suddividendole in due gruppi:
– Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Recoaro Terme, Roana, Rotzo, Tonezza del Cimone (i Comuni montani);
– Bassano del Grappa, Marostica, Schio, Thiene e Vicenza (le città d’arte);
Inoltre, i periodi di stagionalità sono stati fissati dal 1° dicembre al 31 marzo, le due settimane che precedono e seguono Pasqua e dal 1° giugno al 30 settembre. 
Dunque, le imprese vicentine aderenti al sistema Confcommercio, al fine di affrontare al meglio la variabilità stagionale, potranno stipulare contratti a tempo determinato:
– quando per effetto di una successione di contratti, conclusi tra le stesse parti per lo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria legale e indipendentemente dai periodi di interruzione tra un contratto e l’altro, si superino i ventiquattro mesi complessivi;
– effettuando un numero di proroghe superiore a quattro;
– senza rispettare gli intervalli tra un contratto a termine e il successivo e senza limitazioni quantitative per il numero di contratti a termine stipulati contemporaneamente.

CCNL Gomma Industria: con la retribuzione di aprile in arrivo nuovi minimi

Stabiliti nuovi minimi retributivi in vigore dal 1° aprile 2025

Le OO.SS. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil insieme alle Parti datoriali Federazione Gomma Plastica e la Confederazione generale dell’industria italiana hanno sottoscritto, in data 26 gennaio 2023, il rinnovo contrattuale per i dipendenti del settore che prevede aumenti contrattuali in vigore dal 1° aprile 2025. Gli importi delle nuove retribuzioni sono indicati nella tabella riportata di seguito. 

Livello Minimo
Quadro 2.423,68
A 2.282,03
B 2.152,87
C 2.124,60
D 2.097,90
E 2.013,23
F 1.961,12
G 1.827,54
H 1.742,79
I 1.566,80